Quando si è avuta una giornata intensa da turista, la sveglia suona sempre troppo presto. Nel nostro caso, il pensiero della lauta colazione in hotel di solito è abbastanza forte da buttarci giù dal letto.
Nel secondo giorno a Venezia abbiamo esplorato altre due zone: San Polo e Dorsoduro, passando per il Rialto. Abbiamo passeggiato nel vuoto mercato del pesce per poi addentarci a San Polo. Allontanandosi dalla folla del Rialto è facile trovare anche in queste zone scorci appartati. Uno di questi è il Ponte delle Tette.

Il nome è tutto un programma e significa proprio quello che si pensa. La zona ai tempi della Repubblica di Venezia era un vero e proprio quartiere a luci rosse dove le prostitute si mostravano “tette al vento” agli avventori. Pare che tale pratica fosse addirittura un obbligo di legge per disincentivare gli uomini dall’omosessualità.

Con una lunga e tranquilla passeggiata siamo arrivati fino alla fermata di Accademia dove ci siamo imbarcati per raggiungere l’Arsenale e dedicare qualche altra ora all’esposizione della Biennale. L’Arsenale, rispetto ai Giardini, mi è piaciuto moltissimo. Purtroppo anche qui la nostra visita è stata breve e veloce, ma mi sarebbe davvero piaciuto poter restare più a lungo. Inoltre lo spazio espositivo in sé vale la visita.

La nostra seconda giornata è terminata presto, alle 17.20 eravamo già sul Frecciabianca in direzione Milano.
Qualche appunto riassuntivo sul nostro tour veneziano:
– Venezia non è viva, è vivissima
– il vaporetto non è un mezzo rapido per spostarsi da un punto ad un altro
– a chi vi parla della bellezza di Venezia sotto la pioggia rispondete che non l’ha vista sotto un cielo azzurro e soleggiato
– i veneziani vi passeranno davanti mentre state fotografando, sempre
– la Biennale è per chi Venezia la disegna su una mappa a occhi chiusi
– a Venezia i panni si stendono come a Napoli
– la laguna è pulita (parola della zia)
– ci sono più cose da vedere e fare a Venezia che nella maggior parte delle altre città del mondo
– d’inverno a Punta della Dogana tira un vento, ma un vento, che non ti dico
– a Venezia i gabbiani fanno concorrenza ai piccioni
– due giorni a Venezia sono pochi.
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Venezia, per chi eventualmente non lo sapesse,è il capoluogo della Regione Veneto e insieme alla sua Laguna è inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia, meglio conosciuta come la Serenissima. Dopo Roma, è la seconda città italiana più visitata dai turisti di tutto il mondo.
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