L’odore del mare, il vento che spettina i capelli, il canto delle cicale, l’ombra di una tamerice. Un generatore ronza in sottofondo, qualcuno si tuffa nel mare, la polvere vola all’orizzonte e ne rende la linea sfumata, come un sogno. C’è un’isola a largo del mare, ma chissà qual è… Non lo sanno a volte nemmeno gli abitanti: “chiedetemi tutto su quest’isola ma non chiedetemi quali sono le altre isole che si vedono all’orizzonte”, ci dice la proprietaria dell’hotel di Folegandros, giusto per rendere l’idea di quanto queste isole siano piccoli microcosmi indipendenti e autonomi gli uni dagli altri. Autonomi eppure simili, con bouganvillea rigogliose arrampicate sui muri bianchi delle case, cespugli rotondi di basilico e l’immancabile greek salad nel menu di ogni ristorante.

Le piante delle Cicladi la sanno lunga. Resistono a venti impietosi, a un sole cocente, stanno attaccate al terreno e alla vita, aspettano le gocce di pioggia, che arriveranno probabilmente quando l’isola si svuoterà dai turisti. I colori delle Cicladi sono colori mediterranei, un mix di tinte tenui e colori forti, magistralmente mescolati. E poi ci sono le sere, dove il sole si spegne lentamente e si tuffa nel mare, colorando tutto di rosa e violetto e si accendono le lampadine delle piazzette, dei ristoranti, delle terrazze, appese a fili tesi sui rami degli alberi e si esce a fare una passeggiata, al fresco della sera.












Il verde del mare sfuma fino all’orizzonte, arriva un motoscafo con qualche turista, il caffè-frappè è pronto nel suo enorme bicchierone. Il vento trasporta i profumi di creme solari, di pesce fritto dalla vicina taverna, della vegetazione mediterranea. Io mi sono innamorata di tutto questo, è un Mediterraneo da cartolina, da godere e apprezzare in tutte le sue sfumature di colore e in ogni momento della giornata, dal mattino alla sera.
Questo articolo è una gallery fotografica per trasmettere il più possibile quella che per me è l’atmosfera di queste meravigliose isole del Mediterraneo.
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