Et voilà! Ecco il nostro itinerario di 15 giorni in Canada&Maine! Nel realizzare la mappa mi sono accorta di quanto sia stato IMMENSO!! No worries, adesso entriamo nel dettaglio, tappa per tappa come sempre.
PROLOGO
Occorre fare una precisazione. Questo itinerario non è venuto fuori “a caso” ma è stato costruito intorno ad un obiettivo ben preciso: visitare la Nova Scotia. Tutto il percorso è stato costruito cercando la strada più veloce ma anche più interessante per arrivare fino a lì partendo da Montreal. E’ un viaggio fuori dalle grandi città, fatto di paesaggi da cartolina, natura, mare e laghi.
Giorno 1: Arrivo a Montreal e partenza immediata per Notre-Dame-Des-Bois
Arriviamo a Montreal all’ora di pranzo, sbrighiamo tutte le pratiche doganali, ritiriamo la macchina alla Hertz e partiamo subito. Un po’ una mazzata, lo ammetto. Il pupo ha reagito benissimo perché non abbiamo fatto in tempo ad uscire dal parcheggio dell’aeroporto che già dormiva. Abbiamo scelto di partire subito e di visitare Montreal al ritorno, principalmente abbiamo fatto questa scelta per recuperare un giorno. Notre-Dame-Des-Bois è un piccolo paesino proprio alle porte del Parc du Mont Mégantic.

Giorno 2: Parc du Mont Mégantic, Notre-Dame-Des-Bois
Questo non è sicuramente uno dei parchi più battuti del Québec, e nemmeno il più famoso, ma è di sicuro bellissimo. Dopo la mazzata del primo giorno avevamo bisogno di una giornata più tranquilla e avevamo bisogno di far razzolare Orlando in libertà. Il Parco meriterà un post dedicato, qui c’è il sito ufficiale. Perché abbiamo scelto di fermarci qui? Perché era la tappa più interessante lungo la strada più breve verso il Maine.

Giorno 3: Passaggio di confine e attraversamento del Maine fino a Bar Harbor
Da Notre-Dame-Des-Bois al passaggio di confine di Coburn Gore sono pochi chilometri, da lì in poi si è ufficialmente negli USA. La porzione di Maine che attraversiamo non è enorme, ma riusciamo a percorrere alcune delle strade più belle. Una di queste è la Route 27 (ME-27S), dal confine canadese fino a Kingfield lungo il Carrabasett River. Noi poi deviamo verso Bangor (che non visitiamo) e procediamo a sud verso Bar Harbor. Qui c’è un post dedicato alle atmosfere di queste zone del Maine.

Giorno 4: Acadia National Park, Bar Harbor
Siamo arrivati fin qui per visitare questo parco nazionale che è uno dei più famosi e visitati degli USA, molto amato soprattutto dagli americani. Il parco è IMMENSO e volendo si potrebbe aver da fare per giorni e giorni. Noi in un solo giorno ci siamo limitati alla classica Park Loop Road, un anello che percorre gli highlights della Mount Desert Island, il cuore del parco.

Giorno 5: Down East, Weast Quoddy Head e arrivo a Saint Andrews by-the-sea (New Brunswick)
Lasciamo Bar Harbor lungo la Route 182 fino a Cherryfield, la capitale del blueberry! Riprendiamo poi la Route 1 verso il profondo est, passando per il bellissimo faro di West Quoddy Head vicino a Lubec, il primo posto a vedere l’alba di un nuovo giorno negli USA. Da qui passiamo di nuovo il confine e rientriamo in Canada nel New Brunswick, arrivando a Saint Andrews by-the-sea.
Giorno 6: Whale Watching nella Bay of Fundy e trasferimento a St. John
La Bay of Fundy (Baie de Fundy in francese) è il teatro dove ogni giorno si realizza il più grande spettacolo di maree al mondo, con una variazione del livello dell’acqua fino a 20 metri. Oltre a questo, è anche uno dei punti migliori per fare whale watching (un altro punto ottimo per avvistare le balene è il fiordo del San Lorenzo). Noi abbiamo scelto la compagnia Jolly Breeze che sembrava quella più adatta ad un bambino sotto i 3 anni, con partenza da Saint Andrews. Ci siamo trovati molto bene, abbiamo visto foche, delfini e anche le balene in un buon numero. Oltre a questo Saint Andrews è una cittadina sul mare piacevolissima.

Abbiamo fatto il tour di whale watching del mattino, abbiamo pranzato a Saint Andrews e poi con calma siamo partiti per St. John, dove si saremo imbarcati il giorno dopo per la Nova Scotia.
Giorno 7: da St. John (New Brunswick) a Shelburne, Nova Scotia
St. John non è una città di enorme interesse, tra l’altro abbiamo trovato un microclima pessimo…ma ha un ottimo ristorante, cosa che potrebbe comunque farvi passare un’ottima serata: East Coast Bistro, nel centro della città.

Noi abbiamo passato qui la notte prima di imbarcarci sul traghetto della Bay Ferries verso Digby in Nova Scotia. Da Digby abbiamo seguito la strada litoranea fino a Shelburne, un bellissimo piccolo villaggio di pescatori. Tutto questo tratto di costa presenta vari punti di interesse: panorami, fari, piccoli chalet colorati.

Giorno 8: da Shelburne a Lunenburg, passando per Cape Sable Island
Lasciamo Shelburne la mattina per procedere sulla litoranea verso Lunenburg, ma prima facciamo un piccolo passo indietro per visitare Cape Sable Island, una piccola isola che segna anche il punto più a sud della penisola della Nova Scotia. L’isola è collegata alla penisola da una strada che attraversa il breve tratto di mare. Cape Sable Island è famosa per le sue spiagge di sabbia bianca di cui purtroppo non abbiamo potuto approfittare come avremmo desiderato perché la giornata non lo permetteva. In ogni caso vale decisamente la visita. Lunenburg è forse la cittadina più famosa della Nova Scotia perché riconosciuta patrimonio dell’UNESCO.

Giorno 9: da Lunenburg a Baddeck, Cape Breton Island
Lunga giornata, tanta strada da fare e scenario che cambia completamente. Facciamo ancora un pezzo della bellissima litoranea da Lunenburg a Peggy’s Cove per visitare il famosissimo (e affollatissimo) faro e poi prendiamo l’autostrada nell’interno per cambiare completamente lato e spostarci all’isola di Cape Breton dove arriviamo nel tardo pomeriggio (l’isola è collegata con una strada).

Giorno 10: Cabot Trail, Cape Breton Island
Facciamo base a Baddeck e da qui partiamo per il tour del Cabot Trail, un anello di scenari stupendi lungo le coste di questa isola che ha molto in comune con highlands dall’altra parte dell’Oceano. Lungo la strada si visita il Cape Breton Highlands National Park.

Giorno 11: da Baddeck a Moncton, New Brunswick
Dopo Baddeck inizia ufficialmente il rientro verso Montreal, diciamo che è il giro di boa di questo viaggio. Lasciamo la Nova Scotia, non prima di aver assaggiato l’ottimo maple syrup della Sugar Moon Farm a Tatamagouche. Arriviamo a Moncton nel tardo pomeriggio. Moncton non ha nessun particolare interesse turistico ma è in una posizione strategica per spezzare il viaggio verso Ville de Québec.

Giorno 12: da Moncton a Grand Falls, New Brunswick
Altra giornata di trasferimento. In questo tratto del New Brunswick non ci sono luoghi di particolare interesse, percorriamo quindi la strada più veloce senza deviazioni. Avendo almeno una settimana in più sarebbe stato sicuramente più interessante percorrere la costa fino alla penisola di Gaspé o passare dalla Prince Edward Island. Oppure visitare nell’interno la zona dei Kennedy Lakes. Noi invece percorriamo la Trans Canada Highway, la strada più veloce per tornare verso nord. Grand Falls è un piccolo centro dove ci fermiamo per spezzare ancora una volta il viaggio. Le cascate sono belle ma in estate la portata d’acqua è decisamente ridotta. Carina la passeggiata nel parco lungo le cascate, sosta strategica ma sicuramente non una visita imperdibile.
Giorno 13: da Grand Falls a Ville de Québec, Québec
Ufficialmente il rientro nello scenario cittadino. Le coste atlantiche e il verde dei parchi sono lontani e questa è la nostra penultima tappa in Canada. Ci dedichiamo nel pomeriggio alla visita del piccolo centro cittadino di Québec con una bella passeggiata per ammirare il simbolo della città: Le Chateu Frontenac.

Giorno 14: da Québec a Montreal
Ultimi chilometri, ultima tappa. Lasciamo prima del previsto Québec a causa della pioggia torrenziale, non visitiamo quindi la parte fuori dalla cittadella come avevamo pensato di fare inizialmente. Lungo la strada facciamo una sosta a Trois Rivières per pranzo. Anche a Montreal non troviamo bel tempo, purtroppo la pioggia ci accompagnerà fino al volo di rientro. Montreal non ci fa impazzire, ammetto che ovviamente la pioggia non ci ha agevolato nelle visite. Non abbiamo sicuramente potuto godere dei bellissimi parchi cittadini tanto famosi.

Giorno 15: mattina a Montreal e nel pomeriggio partenza e rientro in Italia
Salutiamo purtroppo Montreal con il brutto tempo, la nostra avventura canadese volge al termine. Dedichiamo le ultime ore alla visita del parco La Fontaine, poi brunch e via verso l’aeroporto per il rientro a casa.
Considerazioni generali
Questo tour ha risposto perfettamente al nostro obiettivo: raggiungere e visitare la Nova Scotia cercando di visitare quanto più possibile nelle due settimane che avevamo a disposizione. E’ un tour un po’ diverso da quello classico che solitamente si concentra lungo il corso del San Lorenzo, da Toronto a Tadoussac. A noi le città interessavano meno, eravamo invece alla ricerca di quelle atmosfere tipicamente nord americane di grandi spazi, laghi e villaggi di mare. Abbiamo trovato tutto questo e molto altro. Con una settimana in più si può fare lo stesso giro con più calma e tempo, oppure si può allungare aggiungendo la costa del New Brunswick, la penisola di Gaspé o la Prince Edward Island (che tra parentesi, vale una bandierina).
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Il nostro viaggio si è concentrato verso la parte atlantica del Canada, nota anche come la regione dei Maritimes. Obiettivo principale del nostro viaggio era la Nova Scotia, che meriterà certamente un capitolo a parte.
Altro su questo viaggio, qui.
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