Benvenuti sulla Luna!
Partiamo da Morro Jable, la nostra base a Fuerteventura e andiamo all’esplorazione del sud e della penisola di Jandìa, un triangolo di terra un tempo separato dal resto dell’isola con la quale si è congiunto grazie all’intervento di mare e venti. E’ la nostra prima giornata alle Isole Canarie e ancora non sappiamo bene cosa aspettarci. Il paesaggio è magnifico, quasi surreale, con una strada che scorre tra pietre e montagne marroncine.


Dalla strada principale si diramano piccole stradine sterrate che conducono a spiagge quasi deserte, ma molto amate dai surfisti.



La strada corre giù, tra onde e pietre, fino alla punta estrema della penisola dove c’è il famoso Faro de Jandìa.

Parcheggiate la macchina e concedetevi una passeggiata intorno al faro. Si godono bellissime vedute del piccolo paese di Puerto de la Cruz, che ha l’aspetto di quei posti alla fine del mondo, e per Fuerteventura questa è, effettivamente, la fine del mondo.

Il paesaggio intorno al faro fa pensare a un territorio lunare, tutto buche e bozzi. Bello passeggiare sulla scogliera, anche solo per guardare le onde sbattere sulla secca di fronte di al faro.



Una particolarità di Puerto de la Cruz che ho notato andando via: ci sono un gruppo di roulotte che “hanno messo radici” e si sono sistemate lì.
L’ho trovato molto interessante: una cosa come una roulotte, concepita per essere una casa senza fissa dimora, “decide” di stabilirsi definitivamente da qualche parte e trasformarsi in una casa vera e propria, qui, ai confini del mondo.

Ripercorrendo la strada a ritroso verso Morro Jable, non perdete la deviazione che si arrampica verso Cofete; dal punto panoramico poco lontano è possibile vedere questo panorama incredibile: montagne spinte indietro da onde e venti.

Altro sulle Canarie: qui.
Un pensiero riguardo “On tour: la penisola di Jandìa, Fuerteventura”