Sarà stata la giornata, con quell’aria pesante e umida, il cielo grigio e basso, il vento.
Sarà stato il sentiero in mezzo ad arbusti rinsecchiti che si chiudevano come a formare una galleria.
Sarà stata l’atmosfera di confine.
Sarà stato il minibus e sarà stato il solito disco dell’audio-guida nelle orecchie che ti obbliga a sentire un sacco di dettagli poco interessanti.
Sarà stato che il Giordano non è un fiume rigoglioso come uno se lo potrebbe immaginare, ma è più simile ad un piccolo torrente fangoso.
Sarà stato il fango spaccato dal caldo, l’acqua torbida e i militari israeliani a pochi metri di distanza, proprio lì sull’altra sponda (e che voglia di attraversarla quella sponda, con un altro paese da esplorare proprio lì, sotto il naso).
Saranno state tutte queste cose insieme, ma che vi devo dire, a me Betania non ha emozionato. Anzi, mi ha lasciato anche un leggero mal di testa che ho attribuito al clima particolarmente afoso di quella giornata e alla vicinanza con il punto di maggiore depressione terrestre, il Mar Morto.
Ad ogni modo, mal di testa a parte, Betania oltre il Giordano è oggi un parco archeologico dove sono stati rinvenuti alcuni siti sacri di notevole importanza, tra cui quello che dovrebbe essere il luogo dove Giovanni Battista battezzò Gesù; il luogo è stato anche riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Non inserirei questa località nella lista degli imperdibili di un viaggio in Giordania, a meno che non siate mossi da grande fede. In ogni caso, la visita porta via poco tempo, se non siete tiratissimi con i tempi fateci un salto.
———
Betania oltre il Giordano si trova a nord del Mar Morto ed è uno dei siti sacri di maggiore importanza per cristianesimo. La città più vicina dove alloggiare è Madaba, la visita dura circa un’ora. Si arriva in macchina al parcheggio del Visitor Center e da lì si prosegue in gruppo con minibus e audioguida. Il minibus fa varie soste da cui si prosegue a piedi per la visita.