Sul viaggio: viaggiare con i bambini, come sarà…

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Se c’è una cosa che mi ha sempre terrorizzato del diventare madre (e ormai ci siamo quasi…) è il pensiero di quanto questo potrebbe limitarmi in viaggio. Sia nella scelta della meta, sia nell’organizzazione quotidiana del viaggio vero e proprio. Pensate che incosciente! Con tutte le limitazioni che un figlio potrebbe portare nella vita quotidiana di cosa mi preoccupo io? Dei viaggi. Ma d’altra parte se così non fosse, non avrei un blog sui viaggi e non starei qui a cercare esempi virtuosi e consolanti sul web. Il viaggio è un momento importante della vita di molte persone (come me) ed è anche spesso il momento per staccare dalla vita quotidiana e guardare verso un orizzonte diverso, in un contesto diverso, in luoghi nuovi. Il viaggio fa bene allo spirito, al mio spirito, non c’è molto altro da dire. E il pensiero che questa fonte di benessere, così come è stata finora, possa venirmi improvvisamente a mancare mi turba un po’.

Per non lasciarmi totalmente sopraffare dalla malinconia di una prospettiva di viaggio totalmente lontana da quella a cui sono abituata (tipo 3 settimane chiusa in un resort con un mini club e la giornata scandita dai pasti) ho deciso di documentarmi e sto già fantasticando di alcune mete interessanti che potrebbero conciliare la mia voglia di esplorazione ed essere allo stesso tempo a misura di bebè.

Di certo dovrò rivedere alcune delle destinazioni nella mia wishlist. Alcuni posti dovranno aspettare, ma altri, ugualmente interessanti e che non avevo valutato, potrebbero saltare in cima alla classifica. Di certo un ritorno in India non sarà immediato, ma sto iniziando ad apprezzare la prospettiva di un viaggio nei paesi baltici, per esempio, o negli USA che finora, esclusa NYC, non ho esplorato per niente.

Sicuramente dovremmo rivedere il nostro ritmo di viaggio. Di solito siamo di quelli che escono la mattina dopo colazione e tornano “a casa” (cioè in albergo) dopo cena.  Immagino che stare fuori tutto il giorno con un bambino piccolo sia impensabile: si dovranno prevedere pause oltre che visite e divagazioni che siano più riposanti e soprattutto, più interessanti anche per lui. Inizialmente dovremo privilegiare spostamenti brevi in aereo e poi itinerari in macchina, che ci permettano di gestire tappe e tempi in autonomia. E poi ci sarà la questione cibo, ancora tutta da capire…Per non parlare del bagaglio, che certo non sarà più un solo zaino a testa di 12kg.

E di quella fantastica capacità dei bambini, che tutti i genitori riferiscono, di ammalarsi proprio il giorno prima di una grande partenza?? Faremo delle gran assicurazioni di viaggio. ;)

A parte gli innegabili sconvolgimenti che viaggiare con un cucciolo porterà alle nostre abitudini, c’è anche un aspetto che mi affascina. Credo sarà molto bello osservare un piccolo viaggiatore che reagisce agli stimoli e alle novità di un luogo nuovo, sarà bello guardare il mondo anche attraverso i suoi occhi giovani.

Intanto alcune fonti di ispirazione per chi come me vuole conferma sul fatto che viaggiare con i bambini: sì, si può.

> Manu: impareggiabile fonte di informazioni, negli ultimi anni ha aggiunto alla squadra non uno ma due piccoli viaggiatori, la loro ultima meta è l’Indonesia!

> Orizzontintorno: Carlo è appena tornato da un tour di Sudafrica, Lesotho e Swaziland con i suoi due figli.

> Thorn Tree: è il forum della Lonely Planet. Alla voce Kids to Go tante testimonianze per rispondere una volta per tutte a quelle persone che vi dicono “eeeeeh, adesso i viaggioni a cui sei abituata sono finiti…” prospettandovi come unica alternativa la Riviera romagnola. Vi basta un veloce sguardo al forum per capire che non è così!

> Turisti per Caso: anche su questo sito potete trovare tanti diari di viaggio che raccontano di mete interessanti con bambini al seguito.

Io, da parte mia, non vedo l’ora di raccontarvi le nostre prime esperienze :)