E’ arrivata la primavera ed è arrivata alla grande, con sole, temperature miti…e l’ennesima febbre di Orlando. Ma pensando a cose belle e soprattutto alla primavera, una delle associazioni mentali più fresche nella mia memoria è la visita alla Fondazione César Manrique di Lanzarote. Alla fine dell’articolo trovate anche qualche consiglio utile per la visita con piccoli viaggiatori al seguito.

Se andate a Lanzarote il nome di Manrique farete fatica a dimenticarlo.
Manrique, originario dell’isola, era un artista poliedrico. Dopo aver vissuto a Madrid e New York e aver conquistato una meritata fama fa ritorno a Lanzarote con l’obiettivo di renderla la sua opera d’arte migliore. E ci riesce, creando opere uniche inserite perfettamente in quello che la natura aveva già creato da sola: camere di lava che diventano stanze, crateri vulcanici diventati laghi che diventano a loro volta bar e ristoranti, teatri sotterranei dall’acustica perfetta. Quando si lascia quest’isola l’idea che rimane è che Manrique e Lanzarote siano in realtà la stessa cosa.


Manrique rispetta e riprende nelle sue creazioni i colori dominanti della sua bella isola: il nero della lava, il verde della vegetazione, l’azzurro del mare e del cielo. Pioniere dell’ecologia, è a lui che si deve la scelta cromatica dei centri abitati tutti in calce bianca, scelta azzeccata perché la combinazione nero-bianco- verde è perfetta e grazie alla sua influenza si è riusciti ad evitare l’edilizia selvaggia che ha invece colpito la vicina isola di Fuerteventura. E in casi come questi che si può dire che l’opera umana si inserisce nell’ambiente naturale senza deturparlo, anzi, aggiungendo qualcosa che ne esalta ancor più la bellezza.

La Fondazione César Manrique è di fatto la casa privata dell’artista abitata da lui fino al 1987 ed è un’opera architettonica unica nel suo genere. Aiuole e giardini che crescono su terreni di lava nera, il bianco e il nero della roccia nelle pareti, le vetrate che danno sul malpais (campo di lava) circostante, gli ambienti ricavati in 5 camere vulcaniche.

Una casa museo dove verrebbe voglia di restare, di fare una grigliata con gli amici e un tuffo in piscina nonostante si sia letteralmente ai piedi di un vulcano, in mezzo ad un campo di lava. O forse sarebbe meglio dire dentro la lava.



Qualche consiglio per chi visita la Fondazione con i bambini:

- il giardino da cui si accede alla casa e il primo piano con l’esposizione sono un ottimo playground – con il doveroso rispetto – anche per i più piccini. C’è un piccolo chiosco dove acquistare bevande e qualche snack e un giardino molto bello con panche e fontana per fare una merenda;
- il percorso e la casa si sviluppano “nel sottosuolo”, ci sono quindi scale, scalini, corridoi stretti e una invitante piscina dove Orlando voleva assolutamente farsi il bagno (ops!). Si consiglia assolutamente l’utilizzo di fascia o marsupio per la visita;
- i bambini di tutte le età adoreranno questa visita: è un luogo magico, una casa che stimola la fantasia e il gioco. Orlando è impazzito a guardare le piante grasse e i cactus! E che dire poi di questi bellissimi sassi neri e rotondi?!

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Fundación César Manrique | Calle Taro de Tahiche s/n |
35507 Villa de Teguise, Teguise, Lanzarote | Isole Canarie
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