Nella stretta e tranquilla Calle Andrés del Rìo dove parcheggiamo troneggia uno slogan rivoluzionario sul muro: “Revolucion es…cambiar todo lo que debe ser cambiato…”. Dietro il muro con la scritta c’è un giardino abbandonato con dei grossi alberi di banano dove alcuni bambini stanno giocando con la fionda e dei barattoli di latta.

Dall’altro lato della strada c’è la porta della nostra casa particular, la migliore di tutto il nostro tour cubano. Voglio spiegarmi meglio: siamo stati benissimo in tutte le case dove abbiamo alloggiato, abbiamo sempre ricevuto un’accoglienza calorosa, anche nei posti più semplici. Ma per una serie di motivi soprattutto estetici, questa casa ha qualcosa in più: oltre all’ospitalità indiscussa e discreta di Lester e Naty, i due padroni di casa, c’è un che di raffinato e allo stesso tempo genuinamente cubano che mi ha conquistato.

Dietro la porta gialla di questa antica casa cubana si apre un piccolo angolo riservato, restaurato con un gusto e con la volontà di conservare l’atmosfera originaria dell’abitazione. È una cosa rara da trovare in posti come Cuba, dove il moderno spesso assume un valore più importante rispetto al preservare la tradizione.


Come la maggior parte del case cubane, l’ingresso sulla strada fa pensare da una piccola palazzina di un piano solo, ma le abitazioni a Cuba si sviluppano in profondità e non in altezza. Subito dentro all’ingresso ci si trova in un ampio salone: è la sala di rappresentanza, chiamiamola così, quella dove si accolgono gli ospiti e dalle cui finestre si gode del fresco della sera mentre si ozia su una sedia a dondolo.
Queste ampie sale conducono poi al giardino interno. All’Hostal Buen Viaje il giardino è molto curato e ordinato. Una piccola fontana moderna dal gusto retrò – immancabile nella maggior parte dei giardini cubani che vogliono darsi un tono – ha dato ad Orlando di che lavorare… e anche a noi, impegnati ad evitare che 1) si ribaltasse dentro la fontana e 2) la rovinasse per sempre.



Le tre camere da letto si affacciano sul patio e sul giardino. Come la maggior parte delle case cubane tradizionali non ci sono finestre, solo le grandi porte di legno con gli scuri che si aprono sul patio. È una cosa un po’ strana per noi, ma dobbiamo pensare ad un clima molto caldo, dove mantenere l’ombra e una porta aperta sono le armi migliori per garantire un minimo di refrigerio.


Nella nostra prima e – purtroppo – unica sera a Remedios abbiamo deciso di provare la cucina di Lester e Naty e abbiamo fatto benissimo: i due padroni di casa sono due cuochi eccellenti ed è stato bellissimo cenare nel loro bel giardino.
Se decidete di fermarvi una notte a Remedios, cercate di assicurarvi una stanza in questa bella casa. Inoltre potete anche considerare di alloggiare a Remedios più giorni come base per visitare Cayo Santa Maria e Cayo Las Brujas, è un’ottima alternativa all’alloggio nei resort internazionali direttamente sulla spiaggia (mettete però in conto un’ora circa di trasferimento in andata e ritorno).

Questa casa particular prende il nome dalla Iglesia de Nuestra Señora del Buen Viaje, una delle chiese situate nella piazza principale di Remedios, a pochi passi dalla casa.
http://hostalbuenviaje.blogspot.it/
Altro su Cuba: qui.
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