Se avessimo avuto più giorni a disposizione, li avrei certamente spesi a Trinidad, non tanto per visitare la località in sé, quando per esplorare i dintorni, ricchi di storia e natura. Non abbiamo potuto percorrere nessuno dei sentieri escursionistici, né fare la famosa passeggiata a cavallo che tocca i siti più famosi della Valle de Los Ingenios. Abbiamo però attraversato tutta la zona in macchina, da Trinidad a Manaca Iznaga, fino a Manicaragua. Non abbiamo visitato il Parco Naturale di Topes de Collantes, ma siamo passati nel suo perimetro.

La Valle de los Ingenios custodisce la spiegazione della ricchezza di Trinidad: gli zuccherifici. Proprio in quest’area nel XIX secolo si trovavano le piantagioni, i magazzini, gli impianti di raffinazione e gli alloggi degli schiavi che lavoravano nei campi. Gran parte degli stabilimenti andò distrutta durante la guerra d’indipendenza e la Guerra Ispano-Cubana-Americana. Oggi ci sono ancora alcune piccole piantagioni di canna da zucchero, ma l’area è più famosa per essere stata dichiarata Patrimonio dell’UNESCO.
Il punto più famoso della Valle è a 16km a nord-est di Trinidad ed è la Torre di Manaca Iznaga. La torre, alta 44 metri, aveva il terribile compito di sorveglianza: dalla cima veniva infatti sorvegliati gli schiavi che lavoravano nell’hacienda. La campana, che tanto ha affascinato Orlando, una volta si trovava in cima alla torre e serviva per scandire l’inizio e la fine delle giornate di lavoro nei campi.

La piantagione fu fondata nel 1750 e acquistata nel 1795 dal signor Iznaga, un uomo che era diventato tra i più ricchi di Cuba grazie al commercio degli schiavi. La torre rimane oggi come simbolo di quell’epoca e devo dire che conserva un aspetto severo e inquietante.
La vecchia casa padronale è oggi un ristorante, mentre lungo il sentiero che porta alla torre si trovano tantissimi venditori di tovaglie e tessuti ricamati, alcuni parecchio insistenti. Peccato, alcune delle stoffe sono davvero bellissime, ma l’insistenza dei venditori era tale che siamo praticamente scappati. Lasciata Manaca Iznaga proseguiamo verso Manicaragua. La strada è buona e non c’è quasi nessuno a percorrerla. E’ un tragitto piuttosto piacevole che attraversa alcuni piccoli villaggi circondati dai boschi fitti della giungla.
Attraversiamo le montagne della Sierra del Escambray, la seconda catena montuosa di Cuba (la cima più alta arriva a 1156m). Alla fine del 1958, Che Guevara si nascose proprio tra queste montagne prima di raggiungere Santa Clara.
Superate le montagne, proseguiamo verso le spiagge del nord.
La Torre di Manaca Iznaga è aperta dalle 9:00 alle 16:00, ingresso 1CUC, noi l’abbiamo visitata nel pomeriggio dopo pranzo. Ci sarebbe anche un vecchio trenino a vapore che collega Trinidad con la Valle de los Ingenios ma pare non sia molto affidabile e spesso non in funzione. C’è anche un treno turistico a gasolio – meno romantico – che parte da Trinidad alle 9:30 e si ferma prima a Manaca Iznaga e poi a Guachinango, ripartendo da qui per Trinidad alle 14:35. Il biglietto del treno costa 10CUC e pare che il tragitto sia davvero splendido! Se avessimo avuto più tempo avrei certamente scelto questa soluzione.
Il ristorante vicino alla torre è aperto dalle 12:00 e le 14:30.
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