Devo dire che l’escursione a cavallo per la bellissima valle di Viñales non è avventurosa nel verso senso della parola, anzi, è una passeggiata piacevolissima, semplice e alla portata di tutti. Quello che l’ha resa veramente avventurosa sono stati i miei due compagni di viaggio: il primo per i suoi 2 anni e 2 mesi e il secondo, suo padre, per la sua totale e irreparabile mancanza di empatia con i cavalli in genere. Per quanto riguarda il piccolo viaggiatore, ero molto in dubbio se fare la gita a cavallo, non sapevamo come potesse reagire all’idea di salire per la prima volta su un cavallo con uno sconosciuto: poteva spaventarsi o ammutinarsi nel bel mezzo della passeggiata. Niente di tutto questo è successo: appena gli è stato chiaro che stava per salire a cavallo, basta, noi potevamo anche sparire inghiottiti dalla vegetazione! Ha portato a termine tutta l’escursione (durata complessiva: 4 ore), godendosi le soste e appisolandosi sulla via del ritorno. Suo padre invece ha passato il tempo a lamentarsi di dolori alle gambe, dolori alla schiena e dolori alle chiappe e il suo cavallo Mojito approfittava in allegria della situazione, fermandosi a mangiare erba e vegetazione ogni volta che gli garbava, per poi recuperare la distanza con corsette al trotto che facevano sobbalzare e lamentare ulteriormente il suo cavaliere. Alla fine dell’escursione mi ha intimato che questa era l’ultima volta che saliva su un cavallo, alludendo a dolori in tutto il corpo. Non lo ammetterà mai, ma tra lui e Mojito c’è stato immediatamente un gran feeling, goderecci entrambi, interessati ad approfittare al massimo di tutte le soste e le occasioni di piccoli assaggini delle primizie locali. :)



La passeggiata attraversa il bellissimo paesaggio della valle intorno al paese di Viñales, circondato dai famosi Mogotes, colline di formazione calcarea coperte di vegetazione tropicale e solcate al loro interno da numerosi percorsi sotterranei. Le colline, rotonde come panettoni, sono circondate da campi coltivati: questa è la zona cubana dove sorgono alcune tra le principali piantagioni di tabacco del paese. La prima sosta della nostra escursione è proprio per visitare una di queste piantagioni tradizionali.






Ci fermiamo ad ascoltare il racconto della produzione del tabacco, mentre un aratro a buoi va avanti e indietro per il campo. Mi sorprende il verde delle foglie del tabacco: non lo immaginavo così scintillante! Ovviamente proviamo il sigaro, rigorosamente pucciato nel miele, come vuole la tradizione cubana. Mentre fumiamo il nostro sigaro, con il suo sapore intenso e puro, guardo Orlando giocare con i suoi nuovi amici: se c’è una cosa che ripaga del viaggiare con i bambini è vederli interagire senza difficoltà con le persone locali, ascoltare discorsi in una lingua straniera che loro, incredibilmente, sembrano capire al volo.





La tappa successiva è una grotta in cui si segue un percorso di un fiume sotterraneo, fino ad una piscina nel bel mezzo della roccia dove è possibile fare il bagno. Sinceramente non sono una grande fan delle grotte e questa mancava totalmente di illuminazione, anche se ci sono degli accompagnatori con le torce. Con il senno di poi non so se la consiglierei a chi viaggia con i bambini. In più la giornata della nostra visita non era affatto calda, e la cosa non invogliava decisamente la balneazione in una buia pozza sotterranea. Ok, fare il bagno nelle buie pozze sotterranee non è in cima alla mia lista dei desideri, lo ammetto.
Proseguiamo verso una piantagione di caffè mentre la nostra guida Manuèl ci illustra la flora e la fauna locali. Manuèl è stato una guida eccezionale e preziosa e si è preso cura di Orlando per tutto il tempo: lo intratteneva durante le soste, lo ha accompagnato a vedere i buoi, lo ha definitivamente conquistato facendogli accarezzare un pulcino, cosa che Orlando cercava di fare senza il minimo successo da quando abbiamo messo piede a Viñales.




Sulla via del ritorno inizia a scendere una leggera e fitta pioggerella io mi lamento e Manuèl mi fa notare che invece è la temperatura ideale per la nostra escursione, soprattutto con un bambino così piccolo: con il sole avrebbe sofferto molto il caldo. Lo ripara dalla pioggia sotto il suo cappello e lui si appisola sul suo braccio, cullato dal dondolio del passo di Tequila (a Cuba sembra che tutti i cavalli siano nominati in omaggio ai superalcolici).


Mentre torniamo verso il centro abitato chiedo a Manuèl che uccelli siano quelli che vedo volare in cerchio praticamente ovunque. Mi risponde che si tratta della tignosa. Non un nome simpatico, commento io. Infatti dice lui: mangiano le carogne. Ecco appunto. Vedremo questo avvoltoio locale in giro per tutta l’isola, tant’è che diventerà una specie di tormentone del nostro viaggio!
Nota dell’autore: se ci fate caso, tutte le foto hanno un alone opaco. E’ una ditata unta delle manine sante di Orlando, purtroppo mi sono accorta che l’obiettivo era sporco solo il giorno dopo. sigh.
Se vi state chiedendo se includere o meno Viñales nel vostro itinerario cubano, la mia risposta è assolutamente sì. Il paese in sé non ha grandi attrattive, in quanto si tratta di un piccolo centro rurale, ma la natura circostante è meravigliosa. In più è un’ottima base per visitare anche le bellissime spiagge di Cayo Jutìas e Cayo Levisa.
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Ciao 😊 A novembre andrò a Cuba e volevo assolutamente inserire un tour a cavallo. Come si chiama l’agenzia dove hai prenotato questo tour?
Grazie!
Ciao Giada, il tour a cavallo è molto bello, te lo consiglio vivamente. Non so dirti il nome dell’agenzia, abbiamo prenotato tutto tramite la nostra casa particular. Posso dirti che il ragazzo che ci ha accompagnato si chiama Manuèl. Tieni conto che il tour a cavallo nella valle di Vinales è un grande classico, non avrai problemi a trovare cavalli e accompagnatori ;) Buon viaggio!