Singapore ad agosto. La prima cosa che mi viene in mente? Il caldo assassino. La seconda? L’umidità assassina. Questa era la nostra prima tappa del viaggio che sarebbe proseguito in Malesia. Alla prima tappa di un viaggio in luoghi così lontani io sono sempre un po’ stranita: ci metto almeno due giorni a rendermi conto di dove sono e a mettermi in linea con gli orari della nuova terra. Non mi riferisco solo al jet lag, ma più in generale al recupero del ritmo biologico giusto che poi mi permette di godermi a pieno il viaggio.

E quindi mi è rimasta un’idea un po’ confusa delle nostre due giornate a Singapore, come se ce ne fossimo andati in giro senza meta, un po’ a caso. Oggi credo che questa confusione faccia parte di questa destinazione. Perché? Be’, pensate ad un posto dove dall’aeroporto prendi un treno modernissimo con l’aria condizionata che ti blocca letteralmente le giunture, ma poi sbuchi in un posto come Little India, dove odori colori e profumi ti riportano letteralmente indietro al viaggio in India e a quando hai camminato per la prima volta nelle strade di Mumbai.
Leggendo con il famoso “senno di poi” guide e altri post su questa destinazione mi rendo conto che avremmo potuto vedere e visitare molto di più…quindi non sarò certo io a farvi l’elenco più esaustivo delle attrazioni da non perdere in questa città-stato.
Però posso raccontarvi di alcune cose che secondo me meritano la visita, se come noi volete andare con calma guardandovi intorno e non siete troppo affamati di highlights.
1) Little India: io ho una passione per tutto quello che è indiano, ok? Mi affascina, punto. Little India ripropone in piccola scala e più ordinatamente il casino delle megalopoli indiane. Con musiche che vengono dai negozi e odori dalle cucine dei ristoranti che contribuiscono a creare l’atmosfera giusta. Il nostro albergo era proprio qui. Se non siete mai stati in India e volete averne un piccolo assaggio è qui che dovete venire. Oppure, se come me siete degli entusiasti nostalgici delle vostre camminate sul suolo indiano, val la pena comunque farsi un giro in questo quartiere.
2) Raffles Hotel: fascino coloniale d’altri tempi…Rimpiango di non aver trascorso le nostre notti in questo hotel meraviglioso. Fateci un giro, già passeggiare nella corte interna vi darà un’idea del posto. E soprattutto non perdetevi il mitico cocktail Singapore Sling, inventato proprio nel bar di questo hotel: lasciatevi sventagliare da ventole di bambù mentre sgranocchiate noccioline americane e sorseggiate il vostro ottimo cocktail (che è buono davvero!).
3) Arrivate a piedi dal Parliament a Marina Bay, lungo il Clarke Quay apprezzando, semplicemente, l’architettura e la skyline.




4) Chinatown: noi qui abbiamo fatto due cose, la prima è stata visitare il Chinatown Heritage Centre in Pagoda Street. E’ una visita (rinfrescante!) molto piacevole che racconta l’evoluzione del quartiere dagli albori ai giorni nostri. Difficile credere che quelle shophouse oggi restaurate (forse troppo) e colorate (forse troppo) e attorniate da turisti vocianti (forse troppi) fossero un giorno la sede di bettole malfamate, bordelli e fumerie d’oppio.
La seconda cosa da fare a chinatown è conquistare una sedia di plastica di uno degli affollati bar e bere un tè freddo facendo people watching. Raccomandato!



Vi lascio con il consiglio più importante:
Quando a Singapore vedete delle scale che dal marciapiede vanno nel sottosuolo e alla fine di queste scale vi sembra di vedere solo una porta chiusa, ecco, aprite quella porta! Dentro non troverete solo una fermata della metropolitana ma anche un enorme, mastodontico, centro commerciale!

Se stai organizzando un viaggio in Malesia e Singapore leggi anche qui.
– – – – – – – – – –
La Repubblica di Singapore è una città-stato nella punta meridionale della penisola malese, a poco più di 150km dall’equatore, il che spiega il clima caldo umido. Una volta a Singapore sentirete spesso il nome Raffles: Sir Thomas Stamford Raffles è ritenuto infatti il fondatore della Singapore moderna, andate a leggervi la sua storia.
3 pensieri riguardo “On tour: Singapore”
I commenti sono chiusi.