[Alla voce Le mini-guide trovate i miei appunti di viaggio, in generale, su una destinazione. Alloggi, itinerario in breve, durata e periodo di viaggio, spostamenti, sicurezza e mete interessanti.]
IN BREVE
Una verità: niente è come l’India.
Di tutti i viaggi questo è stato forse il più incredibile. Tre settimane a zonzo per il Subcontinente su treni, autobus e ricsciò: Mumbai, Karnataka, Tamil Nadu e Kerala. E l’unica certezza che mi porto dietro è quella di volerci tornare ancora.
APPUNTI E INFO UTILI PER ORGANIZZARE IL VIAGGIO
Nome completo: Repubblica dell’India
Capitale: New Delhi
Ordinamento dello Stato: Repubblica federale
Moneta: Rupia Indiana (Rs). È possibile cambiare dollari, euro e sterline un po’ ovunque. I bancomat sono abbastanza diffusi, ma è meglio tener presente che in alcune località anche turistiche ce ne sono pochi e potrebbero essere fuori servizio. Meglio avere sempre con sé una discreta somma di denaro da cambiare.
Prezzi: la Lonely dice che con una dieta a base di riso e dhal e la scelta di alloggi spartani possono bastare 10€ al giorno…Ma io consiglio di pianificare un budget di 25/30€ al giorno: si tratta ugualmente di un budget con un livello di comfort molto basic, ma potrete fare le lunghe tratte in treno con cuccetta e avrete il bagno in camera negli alberghi. Credo ne valga la pena.
Documenti: necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo nel paese. E’ inoltre necessario il visto che si può richiedere on line qui: https://indianvisaonline.gov.in/evisa/Registration, a seguito della richiesta si riceverà entro 72h una mail di autorizzazione al viaggio; il visto vero e proprio sarà ritirato all’ingresso nel paese. Verificate sempre le modalità d’ingresso aggiornate sul sito della Farnesina ViaggiareSicuri.
Popolazione: 1 miliardo e più abitanti (oh yes!)
Religione: 81,3% induista, 12% musulmana, 2,3% cristiana, 1,9% sikh, 2,5% buddhista, jain, parsi (fonte: LP)
Lingua: le lingue ufficiali sono l’hindi e l’inglese, ma praticamente ogni stato, soprattutto al Sud, ha la sua lingua e anche la sua scrittura.
IL VIAGGIO
Periodo del viaggio: agosto – settembre 2011
Giorni di viaggio: 20
Luoghi visitati: Mumbai (Mahrashtra), Margao (Goa), Hampi, Hassan, Mysore (Karnataka), Ooty (Tamil Nadu), Fort Kochin, Aleppey e le Backwaters, Varkala (Kerala); [L’articolo di dettaglio sull’itinerario del viaggio in India è qui.]
Spostarsi: noi ci siamo spostati con treni, autobus locali, risciò e aerei. Qui trovate il nostro itinerario tappa per tappa.
In generale sugli spostamenti: lucchettate sempre zaini e bagagli, negli spostamenti notturni in treno è bene usare una catena con lucchetto per incatenare lo zaino alle sponde delle cuccette, vicino a voi; tenete sempre i documenti e una parte dei soldi addosso; se vi fosse richiesto di mettere gli zaini sopra il tetto assicuratevi che siano ben incatenati, altrimenti li vedrete volare via alla prima buca; se mettete lo zaino nel portabagagli sul retro del risciò assicuratevi sempre che la copertura di tela sia ben fissata e chiusa altrimenti, anche qui, lo zaino volerà via lungo il percorso – a noi è successo!
Cibo: questa è la parte davvero challenging. Per me praticamente un incubo perché ho un personale problema con il piccante e il peperoncino e tutto in India – e dico tutto – ne prevede una dose più che abbondante. Oltre a questo ci sono tutta una serie di buone norme igieniche da rispettare: bere solo acqua confezionata e sigillata in bottiglia, bere le bevande calde assicurandosi che latte e acqua siano sempre bolliti (basterà servirsi in posti affidabili e noterete da soli che le bevande arriveranno bollenti al vostro tavolo), non consumare frutta già tagliata nei baracchini ambulanti e occhio anche alle zuppe. Menzione speciale per il chai, il lassi, le banane fritte e i samosa se cucinati senza troppo peperoncino.
Ristoranti da raccomandare: Lounguinhos a Margao, il ristorante sul tetto del Vicky’s Guest House ad Hampi.
Alloggio: chiedete sempre di vedere la camera, questa è la semplice regola d’oro. Per il resto, mi sento di raccomandare Vicky’s Guest House ad Hampi, Reflections Guest House a Ooty (anche se confermo quanto troverete scritto su Tripadvisor e cioè che le camere in agosto possono essere umidissime), Casa Mia a Fort Kochin (qui la recensione che abbiamo scritto su Tripadvisor, nickname “Pissiro”).
Pericoli: dovrete far attenzione ai procacciatori d’affari nelle località più turistiche e a dove acquistate i biglietti per i vostri spostamenti. A questo proposito consiglio di acquistare sempre i biglietti presso gli sportelli delle stazioni, eviterete di pagare il doppio con la promessa di un autobus “de luxe” per ritrovarvi poi nel solito scassone. In generale la gente con noi è stata sempre cordiale, gentile e accogliente.
Abbigliamento e usanze: raccomando vivamente l’utilizzo di vestiti discreti che coprano spalle e gambe, soprattutto per le donne. Se siete una coppia sono assolutamente da evitare effusioni in tutti i luoghi pubblici, o più precisamente ovunque siate sotto l’occhio di altre persone. All’ingresso in tutti i templi, nelle case e in alcuni negozi è necessario togliersi le scarpe. Le cose si porgono e ricevono sempre con la mano destra, mai con la sinistra.
Da non perdere: tutto quello che abbiamo visitato andrebbe citato in questa sezione. Solo una tappa mi ha lasciato un po’ così: Varkala. Perché? Ve l’ho raccontato qui.
In valigia: la farmacia da viaggio, soprattutto in caso di lunga permanenza, potrebbe essere importantissima. Consiglio di consultare il centro di medicina del viaggiatore della vostra città per tutte le informazioni sulle vaccinazioni necessarie e sulla profilassi antimalarica che noi, ad esempio, abbiamo fatto. È molto importante partire dotati, non solo dei normali antagonisti della dissenteria, ma anche di antibiotici che possano curare infezioni intestinali più gravi. Noi non ne abbiamo avuto bisogno, ma sappiamo di persone che ne erano sprovviste e che sono state costrette a recarsi in una delle strutture sanitarie locali che li ha sottoposti ad inutili e costosissimi esami medici, fermo restando che in caso di situazioni che lo richiedano è assolutamente indispensabile l’intervento di un medico in una struttura idonea. A questo proposito è altrettanto indispensabile sottoscrivere un’assicurazione di viaggio prima della partenza che copra anche eventuali spese mediche. Oltre ai soliti disinfettanti in gel per le mani (tipo Amuchina), consiglio l’acquisto anche di uno in versione spray, utilissimo per disinfettare le superfici. È importante avere catene e lucchetti. Non dimenticate anche una torcia: i black out sono molto comuni e spesso si verificano la sera lasciandovi completamente al buio. Buona fortuna!
> Leggi tutti gli articoli sull’India: qui
5 pensieri riguardo “Le mini guide: India del Sud”